Una vita normale. Aspirazioni, desideri e famiglia. Poi il buio, all’improvviso. Un’emorragia cerebrale rimette tutto in discussione, risucchiando ogni cosa in un vortice di paura. La paura di non farcela. Per Valentina Ingrosso, una ragazza solare di Bari, inizia un calvario negli ospedali pugliesi: prima 12 giorni di coma e due interventi al Policlinico di Bari, poi due mesi di ricovero a Lecce.
In questi giorni durissimi, dopo il limbo tra la vita e la morte, nasce l’idea di convolare a nozze con l’amore della vita, Iose Tommasicchio. Ma il quadro clinico è ancora difficile e la data del matrimonio, il 31 gennaio, non è molto lontana da quella delle dimissioni dall’ospedale. Per la riabilitazione, le viene segnalato il centro di eccellenza gli Angeli di PadrePio, a San Giovanni Rotondo. Valentina accetta di iniziare il ciclo l’11 dicembre scorso.
“Avevo un po’ paura di non riuscirci – racconta con la voce spezzata dall’emozione e dalla fatica del recupero -, ho trascorso momenti difficili. Ma quando sono arrivata a San Giovanni Rotondo – struttura che mi avevano riferito essere la migliore per il trattamento del mio caso – ho cominciato ad acquisire fiducia, ho cominciato a credere che avrei potuto sposare l’uomo della mia via sulle mie gambe”.