A Rodi Garganico, il maestro Carmelo Di Lella lo conoscono tutti.
Sessantadue anni, uomo dalle grandi e riconosciute qualità morali, ha dipinto diverse centinaia di quadri partecipando a più di cinquecento tra mostre, collettive, concorsi e premi in ambito regionale e nazionale.
I suoi splendidi “murales” che colorano le case ed i vicoli dello splendido borgo ed i suoi innumerevoli lavori teatrali, con una Compagnia da egli stesso fondata e per la quale realizza in prima persona scenografie, costumi, adattamento dei testi e regia, lo hanno da tempo consacrato come uno dei più illustri artisti regionali. Una carriera iniziata da giovanissimo e che si è sviluppata nel corso degli anni senza soluzione di continuità.
Poi, esattamente un anno fa, nel mese di Gennaio 2018, un drammatico evento sconvolge la sua vita. Inizia a perdere la memoria, non è più presente a sé stesso ed ha sempre più difficoltà a deambulare. La diagnosi neurologica è impietosa: doppia ischemia multifocale con stenosi multipla con conseguente emiparesi del lato destro ed un grave deficit dell’attenzione e dell’equilibrio.
“Per un momento, ma solo per un momento, ho avuto paura di non poter più dipingere” confessa il maestro.
Nei tre mesi successivi è ricoverato presso le strutture sanitarie della zona e, grazie all’aiuto di professionisti qualificati, inizia a mostrare i primi segnali di miglioramento. Poi finalmente, torna a casa, da sua moglie Vittoria e si rivolge al nostro Presidio di Rodi per usufruire dell’assistenza domiciliare.
“Abbiamo iniziato questo percorso dal mese di Maggio, con sedute di quarantacinque minuti per cinque giorni alla settimana.” dichiara il Dott. Giambattista Capolongo, fisioterapista. “All’inizio, il tremore alla mano destra era molto forte, così come erano gravi i deficit di equilibrio e di attenzione. (foto 1) Eppure c’era qualcosa in lui, nel suo sguardo e nel suo atteggiamento, che mi faceva essere ottimista e presagire un recupero in tempi brevi. Agli esercizi di coordinamento, di propriocezione e di rinforzo muscolare, alternavo momenti di dialogo e di ascolto, basandomi sull’empatia e puntando tutto sulla sua motivazione. Stavo per sposarmi e lo pungolavo continuamente dicendo che per il mio matrimonio avrei voluto ricevere, come regalo di nozze. un suo nuovo quadro.”
Così, con la grinta e la determinazione che lo hanno sempre contraddistinto, Carmelo lotta con tutte le sue forze, quotidianamente, aggrappandosi al suo amore di sempre, la pittura, per riprendere da dove aveva lasciato.
“Dopo un mese, ho iniziato di nuovo a dipingere.” dichiara il maestro. “Il tremore era diminuito tantissimo e avevo recuperato tanto anche in termini di equilibrio e di attenzione. Giambattista mi ha convinto ad uscire nuovamente di casa, mi ha accompagnato, motivato, il suo lavoro è stato fondamentale. (foto 2). Mi è stato di grande aiuto ed io, in qualche modo, ho dovuto ricambiare dipingendo un quadro nuovo per il suo matrimonio”.
E così è stato! In quel giorno indimenticabile, il nostro fisioterapista ha ricevuto quanto richiesto. (foto 3).
Da allora, Il maestro Di Lella ha ripreso la sua produzione di quadri a pieno regime dipingendo oltre quaranta tele. (foto 4, 5)
“Voglio raccontare la mia storia perchè agli altri può servire. Combattete, impegnatevi, datevi da fare, lottate per le vostre passioni, cercate la vostra strada e se non la trovate, inventatevela. La motivazione personale è fondamentale e se proprio non ci riuscite da soli, fatevi aiutare da professionisti seri e preparati, come quelli dei Centri Padre Pio”.
Tutta la Fondazione la ringrazia di cuore, maestro per le belle parole e per le opere che ha voluto regalarci in passato e che custodiamo con cura nel nostro Presidio di Rodi. (foto 6, 7).
FOTO 1 (i primi disegni del maestro dopo l’ischemia)
FOTO 2 (Carmelo Di Lella ed il nostro fisioterapista Giambattista)
FOTO 3 (Il quadro regalato a Giambattista)
FOTO 4 e 5 (Alcune delle tele dipinte da Carmelo in questi ultimi tre mesi)
FOTO 6 e 7 (Le opere realizzate in passato dal maestro custodite presso il nostro Presidio di Rodi)