Carezze … Non ceffoni …
Adesso, è legge …
Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni
Via libera all’unanimità da parte dell’Aula del Senato al ddl recante disposizioni per la tutela della sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio sanitarie.
In caso di aggressioni, sono state stabilite pene di reclusione fino a 16 anni e sanzioni fino a 5.000,00 €.
In breve …
Inserisce, tra le circostanze aggravanti comuni del reato, l’avere agito nei delitti commessi con violenza e minaccia in danno degli esercenti le professioni sanitarie o socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni, nonché di chiunque svolga attività ausiliarie di cura, assistenza sanitaria o soccorso, funzionali allo svolgimento di dette professioni, a causa o nell’esercizio di tali professioni o attività. Questa nuova ipotesi via aggiunta all’elenco delle circostanze aggravanti comuni previsto dall’art. 61 del codice penale. La nuova aggravante presuppone che, in ogni caso, un delitto commesso con violenza o minaccia espressamente si applica agli operatori socio sanitari a prescindere dalla natura pubblica o privata della struttura presso la quale operano.
Prevede che i reati di percosse e lesioni siano procedibili d’ufficio quando ricorre l’aggravante che consiste nell’avere agito, nei delitti commessi con violenza o minaccia, in danno degli esercenti le professioni sanitarie e socio sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni.
Prevede anche protocolli operativi con le forze di polizia per garantire interventi tempestivi.
Istituisce la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari in data da individuare e l’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie presso il Ministero della Salute e che dovrà essere costituito, per la sua metà, da rappresentanti donne.
Insieme, dalla stessa parte!